domenica 13 marzo 2011

Quarant'anni dopo, stiamo ancora "immaginando"

Continua la saga degli orrori a sfondo religioso. Quello che sto per raccontarvi è successo ieri, quindi ve lo propongo fresco fresco, quasi di giornata.
Il mio fidanzato ha un fratellino che ha appena compiuto 10 anni. Essendo nati lo stesso giorno, di solito festeggiamo insieme il compleanno. Lo conosco ormai da 7 anni e posso dire di aver visto tutte le tappe più importanti della sua vita. A parte lo svezzamento e i primi passi, ho partecipato più o meno attivamente ad ogni traguardo importante, quasi come una sorella maggiore. Era mia la prima telefonata della sua vita, e mia la prima casa "estranea" in cui è entrato. Da sette anni monopolizza la mia attenzione e il mio tempo ogni volta che vado a casa sua, tanto che non sono mai riuscita a fare una chiacchierata decente con i suoi genitori. Finchè il mio corpo ha retto il suo peso, a pranzo e a cena la sua sedia ero io.
Non penso di esagerare nel dirvi che sarei disposta a dare la mia vita per quel bimbo. Penso anche che l'affetto sia ricambiato, visto che non perde mai occasione di dimostrarmelo. I primi tempi i fratelli erano perfino gelosi di tutte le smancerie che dedicava a me, e a me soltanto. Eppure...
Ieri il padre l'ha accompagnato all'associazione cattolica. Al ritorno, scherzavano sull'utilità di un simile impegno e il bimbo si prestava al gioco senza prenderlo troppo sul serio. Poi, però, si è rivolto a me:
- Tu ci vai a messa?
- No, tesoro, io non vado mai a messa.
- Fai male! Andare a messa fa bene.
- E perchè?
- Andare a messa fa bene.
- A chi?
- Andare a messa fa bene.
- Ho capito, ma a chi fa bene?
- Fa bene a se stessi.
- No, amore, a me non fa bene, perchè io non credo che dio esista.
- Ah, ho capito. Tu sei... atea!
- Esatto. Quindi per me non avrebbe senso andare a messa, visto che non ci credo.
- Mi dispiace per te. Ora non posso più volerti bene.
- Ehm... tesoro, ma dio non esiste! Ricordi che quando eri più piccolo credevi in babbo natale?
Occhiataccia. Ok, era meritata, lo ammetto.
- Oh, Merlino! Non dirmi che credevi ancora in babbo natale!
- Mi stai offendendo, paragonando il mio Dio a babbo natale. E ora scusami, preferirei non parlarne più con te.

Scema io che mi stupisco ancora. Capisco (o almeno spero) che crescendo cambierà idea, ma sentirmi dire "sei atea, quindi non posso volerti bene" da un bimbo che fino a qualche minuto prima mi considerava come una sorella fa un male cane. Ma, indipendentemente dai sentimenti personali, è davvero impressionante come siano riusciti ad insegnargli a non confrontarsi mai con idee diverse e a bollare come cattivi tutti quelli che non sono cattolici. Così piccolo e già sa che deve chiudersi a riccio di fronte ai ragionamenti altrui, che è poi l'unico modo che hanno i credenti per scappare alla logica evidenza della non esistenza di dio.


Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

3 commenti:

  1. A me pare che esageri. A meno che il bimbo non mangi pane e Gesù da qui a due anni vai tranquilla che nel giro di una settimana si sarà già dimenticato tutto. Sono bambini, è ovvio che estremizzino. Saluti

    RispondiElimina
  2. Che tristezza! So cosa significa crescere con questi indottrinamenti. Ricordo che quando ero piccola mi svegliavano sempre la domenica perchè bisognava essere tutti puliti ed ordinati per andare a messa... Si può dire che dalle medie in poi ho cambiato totalmente idee su tutto e tutti, quindi tranquilla, il bimbo cambierà idea prima o poi, per il fatto del bene... i bambini sono abbastanza crudeli su questo, ma non te la devi prendere. Capita tantissime volte che dei bimbi dicono alle proprie mamme cose cattive del tipo "non ti voglio più bene" etc... so che il tuo caso è un pò diverso, ma alla fine, come comportamento, i bambini sono più o meno fatti alla stessa maniera, vedrai che tra un giorno o due cambierà completamente atteggiamento (per la loro crudeltà cambiano atteggiamento anche dopo 5 minuti se gli metti davanti un regalo) ...che ci vuoi fare, oramai crescono con questo imprinting, come ti ripeto, non te la prendere, alla fine ti vuole bene comunque :) sono solo parole di un "decenne" ;)

    RispondiElimina
  3. LauraS, dici che esagero? Forse hai ragione. Però vorrei chiarire una cosa: non mi preoccupa che diventi cattolico, ognuno è libero di credere a ciò che vuole, ma ho paura che conservi questo atteggiamento di chiusura rispetto alle idee diverse dalle sue. Avrei preferito un tentativo di conversione, un discorso in difesa della sua religione, invece non ha proprio tentato di discutere. E siccome è una risposta che ho ricevuto anche da adulti in altre occasioni, ho paura che applichi lo stesso metodo anche in contesti diversi. Grazie per il tuo commento. :)

    Francesca, alla fine gli ho consumato le guanciotte di baci e ho riacquistato (nel vero senso della parola) tutto il suo amore permettendogli di giocare ai Sims con il mio pc. Però è triste che un bambino non si senta libero di voler bene a qualcuno. Non me l'ha detto per dispetto, ha semplicemente constatato che non gli è permesso volere bene a una persona non cattolica. Poi è ovvio che tanti anni di amore incondizionato non possano essere cancellati dai discorsi di un prete.

    RispondiElimina