martedì 28 febbraio 2012

The Neapolitan way

Qualche tempo fa, per pura curiosità, mi sono iscritta alla mailing list di FlyLady. Si tratta di una mailing list americana in cui una simpatica signora spiega il suo metodo personale per tenere in ordine la casa. Badate bene, ho detto in ordine, non pulita. Ma vabbè... Non che mi interessi particolarmente, visto che  non è compito mio mettere a posto il casino di casa mia (al contrario, devo pulire), però può essere un interessante spunto di riflessione sulle cattive abitudini che, un giorno, potrebbero portare il caos anche in una eventuale nuova casa. Se mai ci arriverò, ad avere una casa tutta mia. Ma vabbè (e due)... Stamattina mi arriva una mail sull'importanza della routine. Secondo la signora, andare a dormire ad un orario decente ci permette di essere in forma il giorno dopo, e se ci si abitua a preparare vestiti, borse, cartelle, documenti e roba varia la sera prima, la mattina si ha più tempo da dedicare a se stesse e fare una colazione tranquilla. Fin qui, sono d'accordo. L'alternativa, però, sembra essere l'omicidio. Della serie: vi siete svegliate tardi, saltate la colazione, vi vestite male perché non avete scelto gli abiti da indossare e mettete la prima cosa che vi capita, dimenticate sicuramente qualcosa a casa, vi truccate mentre guidate e, nella migliore delle ipotesi, prendete una multa. Questo se non fate un incidente e non ammazzate i bambini che stavate accompagnando a scuola.
Ok.
Americana, ascoltami.
Questo succederà nel tuo bel paesino.
Ora ti spiego come funziona qui a Napoli.
Impara.
Suona la sveglia. Per la terza volta. Capisci che, ancor prima di alzarti dal letto, sei già in ritardo. Ti alzi, fai colazione e prepari il caffè per tutta la famiglia. Tanto sei già in ritardo, che senso avrebbe rimanere pure digiuni? Firmi la giustifica ai bambini, che chissenefrega se perdono un'ora di lezione. La salute prima di tutto, e tu mica vuoi stressare dei poveri bimbi, e magari lasciarli anche a stomaco vuoto? Sali in macchina e ti trucchi. Non perché non ne hai avuto il tempo, ma perché te ne sei dimenticata fino a quel momento. Però, a differenza delle americane, le donne napoletane o guidano o si truccano. Non sono così idiote da fare le due cose contemporaneamente e mettere a rischio la vita dei propri figli. A me sembra una cosa piuttosto scontata, ma se tu senti il bisogno di specificarlo, forse dalle tue parti dovreste rivedere le priorità. Infine, si parte. E non si corre, perché ci sono tanti di quei motorini e tanti di quei pedoni che ti si buttano davanti che è fisicamente impossibile farlo. Molli i pupi a scuola e vai in ufficio. Se sei uno di quegli impiegati disonesti, qualcuno avrà già timbrato il tuo cartellino, ma non è così rilevante, in fondo. Puoi arrivare in ritardo e recuperare un altro giorno. Non si muore, per questo. Infine, la pausa caffè. A differenza degli svedesi, che hanno l'orario per la fika, qui la pausa caffè arriva quando un dipendente ha voglia di caffè, e va a prepararlo per tutti. Per 48 dipendenti, può arrivare anche 48 volte in un giorno. Sì, lo so, per questo si potrebbe anche morire. Infine, dopo aver recuperato il ritardo, tutti a casa. Non c'è bisogno della pianificazione del menu, qui. Noi, a Napoli, abbiamo la pizza. Che, a differenza di quella robaccia americana, è buona e salutare, e pure economica. Così, per 4 euro a capa, ci preparano una cena che tu, con la "pianificazione menu" nemmeno ti sogni.
E nessuno si stressa.
E nessuno muore per la fretta.
Impara.

3 commenti:

  1. Ahahahahahah vedo che nonostante tutto (prendo spunto dai tuoi tag) qualcosa di buono c'è. Ora ehm, se analizziamo bene le cose, non riesco a trovare cosa ci sia di buono nello specifico, leggendo "pizza" e "robaccia americana" mi sono riempita d'orgoglio italiano (che non ho mai avuto più di tanto sinceramente XD)Quindi va bene emigrare (bisogna farlo!) ma viva la cucina italiana almeno! XD

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  2. questo post é grandioso ma mai quanto te!
    ti voglio bene. Jag älskar dig!
    Rossana

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