lunedì 21 febbraio 2011

Un altro addio, con tanta rabbia.

Ieri sera, a casa mia, si è spenta un'altra piccola vita. Dopo la canarina di cui vi avevo parlato, è stato il turno di quella nella foto natalizia. Mi dispiace, ovviamente, ma non quanto mi è dispiaciuto vedere l'altra soffrire, con il corpo tutto deformato dalla malattia. Per questa ho fatto davvero tutto il possibile, ho consultato 3 veterinari anche se non ce n'era realmente bisogno, l'ho amata e curata, quindi non ho rimpianti.
Partendo quindi dal presupposto che non ci sono state mancanze da parte mia, rimango a chiedermi perchè sia morta improvvisamente. L'ho comprata in un negozio di animali, non al mercato, e aveva l'anellino che la identificava come un esemplare nato nel 2009. Speravo di poter avere delle garanzie, credevo che fosse praticamente impossibile infilare l'anellino agli esemplari adulti; per cui, quando ha iniziato a dare segni di sofferenza alle zampe e l'ho portata dal veterinario, lui ha pensato agli acari. Fatta la cura per gli acari, non abbiamo risolto nulla. Ho provato a portarla da un altro veterinario, ma la conclusione era sempre la stessa: la canarina era vecchia. Tre veterinari, stessa risposta. E quando chiedevo come potevano averle infilato l'anellino del 2009, non sapevano darmi una spiegazione. L'ho portata in giro insieme all'altra, facendola visitare anche quando non ce n'era bisogno, perchè aveva le zampine storte e non riusciva più a saltare, e ormai nessuno mi toglie dalla testa che gliele abbiano rotte per infilarle quel maledetto anello! L'alternativa, piuttosto fantasiosa, è che soffrisse di invecchiamento precoce. L'ultima visita, sempre inutile, l'ha fatta due settimane fa, per un falso allarme. Per scrupolo, il veterinario le ha dato l'antibiotico e le vitamine, quindi sicuramente non aveva un'infezione, nè carenze alimentari. La controllavamo spesso, quindi posso dire con certezza che non aveva affanno, problemi di acari, segni di malattia di alcun tipo.
Semplicemente, si è addormentata. Proprio come una vecchietta, si è accovacciata, ha chiuso gli occhietti ed è morta. Se mi avessero detto che era un animale non più tanto giovane, l'avrei comprata comunque. Invece, evidentemente, le hanno fatto del male per infilarle un anellino falso, per rivenderla a 25 euro.
Venticinque euro. Ecco quanto valeva per quella gente la salute della mia canarina. Ecco per quale cifra le hanno rotto le zampette e le hanno tolto la possibilità di muoversi, se non con grande difficoltà ed una buona dose di dolore per la posizione innaturale che era costretta a tenere.
Lo so, era solo una canarina. Fosse stato un cane, l'idea di rompergli una zampa avrebbe fatto inorridire gli eventuali acquirenti. Però era la mia canarina, e se non mi avessero truffato, l'avrei comprata, coccolata e amata lo stesso. Come si può disprezzare la vita a tal punto? Come si può accettare di torturare gli animali per un guadagno tanto misero? Mi verrebbe voglia di tornare al negozio e dire al proprietario tutto ciò che penso di lui. Vorrei buttargli in faccia 25 euro in monetine da 5 centesimi, con un insulto per ogni monetina. Ma sapete cosa mi ha detto quando sono andata a protestare perchè mi aveva venduto un esemplare malato (e non per riportarglielo, nè per riavere i soldi, ma solo per dirgli che era stato uno schifoso disonesto)? "Noi non vendiamo esemplari malati!" con un'espressione offesa degna del miglior attore hollywoodiano.
Siccome metà delle chiavi di ricerca di questo blog contiene parolacce, mi ero ripromessa di non usarne più, per cui esprimo la mia opinione citando una splendida perifrasi letta su un blog:
recati laddove tu possa qualificarti come partner passivo in un rapporto tra maschi adulti consenzienti.

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