sabato 5 marzo 2011

O signore dell'universo, ascolta questo figlio disperso...

Cara divinità che vive in un'altra dimensione (abbiamo provato a cercarti in cielo, ma non c'eri),
stando a quanto dicono di te, dovresti aver creato il mondo. Non importa se in sette giorni o sul dorso di una tartaruga, il concetto rimane lo stesso in ogni paese e in ogni lingua.
Avrei da segnalarti qualche incidente di percorso nella mia vita:
- hai donato al mio vicino di casa una batteria, senza fornirgli il talento necessario a suonarla. Non contento, non gli hai concesso nemmeno il tempo per esercitarsi, così lui è costretto a farlo di notte, dall'una in poi;
- ci hai dato l'intelligenza, ma non hai allegato il libretto di istruzioni, così quelli che mi circondano non sanno che farsene e si limitano ad ignorare quella parte di sè;
- ci hai permesso di comprendere che l'uomo è l'evoluzione della scimmia, ma poi ci hai dimostrato che, per certi soggetti, è vero l'opposto;
- ci hai plasmato i genitali e hai riempito il mondo di persone che vorrebbero vietarci di usarli;
- mi hai fatta nascere col minimo sindacale di pazienza, a Napoli. No, dico... riflettici bene: a Napoli! Almeno potevi farmi un po' più paziente  far eruttare il Vesuvio un po' più spesso;
- mi hai dato la possibilità di vedere cose che sono invisibili agli altri. GRRRRazie;
- hai riempito internet di qualsiasi schifezza, ma non della spiegazione dell'epilessia del lobo temporale che volevo allegare alla voce precedente. Però ho scoperto che ne soffriva anche Chopin, e lo metto in lista dopo Poe e Baudelaire. Viene quasi da pensare che tu mi abbia fatta nascere così per rendermi geniale... staremo a vedere.
Ora, dimmi, dopo questa serie di sviste (e mi sono limitata ad elencare quelle che mi riguardano direttamente) era proprio il caso di far nascere una nuova vita nel grembo di una donna che chiude la figlia di un anno e mezzo fuori casa ogni volta che piange troppo?
Davvero, pensaci...

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