giovedì 24 marzo 2011

Perchè tanta rabbia contro gli svedesi?

Mi capita spesso, frequentando blog che parlano della Svezia, di leggere commenti non proprio positivi a proposito dell'emigrazione. In particolare, molti italiani che hanno vissuto o vivono lì sembrano avere come unica ragione di vita quella di dissuadere poveri ingenui come me dal trasferirsi in un paese brutto e freddo come la Svezia. Perchè, in fondo, non è tutto oro quello che luccica e non dobbiamo fidarci di ciò che sentiamo dire in giro; gli svedesi brutti e cattivi fingono che il loro paese sia perfetto, per poi fregarci ed esiliarci negli sgabuzzini durante le pause caffè!
Un po' le invidio, queste persone. Hanno evidentemente una base da cui partire, un buon reddito o una casa di proprietà, se possono permettersi di dire che in Italia si vive meglio. Analizzando la mia situazione, direi che qui posso tranquillamente iniziare a "fare le pezze", perchè più di tanto il mio paese non mi concederà mai, con o senza laurea. E siccome non ho la possibilità di vivere di rendita, i miei genitori non sono ricchi e la casa di proprietà ce la possiamo solo sognare, forse (ma forse, eh!) trasferirmi in un paese dove le case costano un quarto rispetto ai prezzi di Napoli e dove l'esistenza della laurea in biotecnologie è riconosciuta per legge sarebbe un miglioramento. Ma è solo un'ipotesi!
Ho letto, una volta, un commento di una signora che disprezzava a tal punto la Svezia da volersene tornare di corsa in Italia. Quando le hanno fatto notare che vendendo la sua nuovissima casa svedese non avrebbe mai potuto permettersene una italiana, lei ha risposto che la sua situazione, economica, familiare e lavorativa, le avrebbe permesso di tornare a casa senza problemi. Buon per lei. Il punto è che non tutti hanno una casa di proprietà in cui tornare se si stancano di giocare al piccolo emigrante in Svezia. E non tutti hanno un capo che li aspetta a braccia aperte per offrir loro un lavoro fisso e ben retribuito. Ma questo, evidentemente, va al di là della loro comprensione, ed è proprio per questo che li invidio. Sono persone che stanno talmente bene, sotto ogni punto di vista, da non riuscire proprio a capire che c'è gente che non ha scelta. Un po' come quel tizio di cui parlavo qualche post fa, sono concentrati solo sulla loro vita e non pensano nemmeno che c'è chi non ha tanta fortuna, ma si considerano unico punto di riferimento e canone di giudizio. Fanculo!
Agli immigrati in Italia, il nostro paese offre lavori sottopagati, sfruttamento in ogni campo, trafile burocratiche interminabili e addossa sulle loro spalle la colpa di ogni male. Che qualcuno, conoscendo la situazione di questa gente, mi venga a dire che in Svezia gli immigrati vivono male non posso accettarlo. Se non sbaglio, a loro è stato offerto un lavoro, un corso di lingua, un posto nelle liste di attesa per avere una casa, che evidentemente non è abbastanza per i loro gusti, ma che è molto di più di quanto il loro paese offra agli immigrati. E che non mi si dica "potendo scegliere, tornerei in Italia", perchè se la pensano così e rimangono in Svezia, è evidente che non hanno scelta. E la scelta non gliel'ha tolta il paese che li ospita, ma quello che ha tolto loro la possibilità di lavorare, di avere un tetto sulla testa e di vivere dignitosamente.
In Italia vivrebbero meglio? Possono anche lasciare che la loro fantasia li porti a pensare una cosa del genere, ma se rimangono in Svezia è perchè in Italia farebbero la fame.
Anch'io vivrei bene in Italia, se fossi milionaria; vivrei bene anche a Napoli, con una bella villa a Posillipo e un lavoro strapagato. Il punto è che vivo a Barra, una merda di quartiere periferico ad alto tasso di criminalità, e posso passare la vita a sognare di cambiare la mia vita qui, ma la realtà è che non c'è speranza.
In Italia si vivrebbe bene, se...
In Svezia si vive male, ma...
Mi dispiace che certe persone si trovino male nell'unico paese in cui possono permettersi di vivere, ma dovrebbero accettare il fatto che è proprio grazie a quel paese che "vivono", appunto. Girare per i blog di persone che apprezzano lo stile di vita scandinavo urlando a gran voce di tenersene lontani, quando loro stessi rimangono lì e non ci pensano proprio a tornare in Italia, è quantomeno patetico. Mi sembrano tanti vermi, intenti a sparlare di chi li nutre; o uccellacci del malaugurio, che ci profetizzano ogni male possibile per il solo fatto di avere, rispetto a loro, la voglia di vivere nel paese che tanto disprezzano, ma si guardano bene dal fare ciò che consigliano a noi.
Mi fanno schifo.

32 commenti:

  1. "E la scelta non gliel'ha tolta il paese che li ospita, ma quello che ha tolto loro la possibilità di lavorare, di avere un tetto sulla testa e di vivere dignitosamente"

    Credo che in questa frase ci sia tutto. Ma proprio tutto.

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  2. Questo e' un posti bello come pochi.... (vorrei essere riuscito a scriverlo io)

    Capita anche a me di avere a che fare con questi vermi col paraocchi, portatori di una mentalita' ottusa (la stessa mentalita' che ha ridotto l'Italia quello che e') che non si rendono conto della fortuna che hanno avuto nella vita...

    Purtroppo 'sta gente esiste e crea pure un sacco di danni...

    B.

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  3. No!!! Mi dispiace ragazzi mi sento indirettamente tirato in causa e non ci stò…, non posso permettevi di offendere chi ha speso una vita lavorando ed accettando umigliazioni di ogni sorta pur di lavorare per guadagnarsi il pane per noi e come nel mio caso per chi avevo messo al mondo, unica grande gioia quando tornavo a casa dopo aver lavorato davanti ad una pressa di 2ton. 9 ore al giorno con due pause di 12min. per due anni di seguito.

    Che ne sapete voi cosa vuol dire mangiare da soli “al baracchino” nascosti dietro un cassone, come cani per paura di essere visti mentre “pranzavamo” e tacciati ancora una volta per “dessa dumma spaghetti-ätare”.

    Abbiamo dovuto ingoiare bocconi amari in silenzio, facendo finta di non aver capito quello che ci dicevano dietro le spalle quando passavano i vostri “idoli” svedesi, poi quando il cuore diventava piccolo, piccolo e ci veniva da piangere andavamo a chiuderci al gabinetto il quale aveva uno spazio aperto dal pavimento di ca 30cm. così il “kontrollante” poteva “vedere” quello che stavamo facendo. Naturalmente prima chiedevamo l`ordine al capo reparto. Quando c`eravamo sfogati ben bene, uscivamo fuori con il sorriso sulle labbra orgogliosi di essere italiani!

    Io non sò per quale motivo ma l`Italia la amo, tutte le notti mi addormentavo sognando il “vicoletto” di casa mia, e volevo tornare, ma ha ragione Evelina non potevo perchè avrei fatto la fame ma non certo per colpa mia.( o nostra…)

    Si è vero io sono uno dei fortunati…(pochi) ma vi assicuro che il prezzo è stato altissimo e ho dato sempre quello che mi è stato richiesto cioè lavorare 3 volte più di uno svedese. Chi ha iniziato a lavorare in Svezia sa di cosa parlo.

    No ragazzi, mi dispiace, ma non posso permettervi di infangare quanto di buono ho fatto, ed abbiamo fatto. Credetemi anche per voi. Ho vissuto 46 anni in Svezia, ci sono venuto con i “pantaloncini corti” e, per quanto strano vi potrà sembrare, parlo meglio lo svedese dell'italiano, quindi nessuno poteva identificarmi, e pure un giorno fui invitato ad una festa, ci andai e fui presentato ad un tale, che sicuramente non si merita di essere chiamato signore, avendo sentito mio cognome mi chiese "ma non è svedese?" risposi "sono italiano" e quel tizio mi disse "strano tu sembri una brava persona" e questo molto prima che si parlasse di Berlusconi. Spero che questo aneddoto vi faccia riflettere.

    Serena notte, a tutti e tre.

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  4. Caro Franco,
    non vedo perchè tu debba sentirti chiamato in causa, ma evidentemente ti riconosci nella splendida definizione "vermi coi paraocchi" di B. (a proposito: B., benvenuto e grazie mille per il commento).
    Innanzitutto vorrei farti notare che non abbiamo affatto denigrato chi ha lavorato in Svezia, ma chi ha approfittato delle opportunità che la Svezia offriva per poi lamentarsene. C'è una bella differenza, te ne rendi conto? Capisco che, andando a lavorare in fabbrica, nessuno può trovarsi bene, soprattutto in un paese straniero, tuttavia mi permetto di farti notare che gli operai della Fiat non stanno messi meglio. Non credo che loro abbiano il tappeto rosso all'ingresso, lussuosi bagni o mense attrezzate. Fare l'operaio è dura in ogni paese, ma in Italia lo è ancora di più, perchè non vengono rispettate le più elementari norme di sicurezza.
    Comunque, dici di aver lavorato due anni in fabbrica e di averne passati 46 in Svezia. Non hai specificato quali siano stati i tuoi lavori durante gli altri 44 anni, ma evidentemente ti è andata meglio col passare del tempo. E ti sfido a trovare uno straniero in Italia che possa dire altrettanto.
    Ami l'Italia. Ok. E... quindi? Far presente i problemi che esistono e che dobbiamo affrontare significa forse odiarla? Trovi che mettere in evidenza le contraddizioni, le difficoltà, gli errori della politica e riuscire a parlarne, almeno su internet, sia una cosa negativa?
    Rispondo al tuo aneddoto raccontandotene uno analogo. Entrambi i miei genitori hanno dovuto sentirsi dire "strano, eppure sembri una brava persona": a mio padre viene ripetuto ogni volta che si parla di religione e lui ammette di essere ateo, perchè evidentemente in questo paese è moralmente accettabile gestire un giro di prostituzione, mentre non lo è non credere in una divinità; a mia madre veniva ripetuto dai suoi colleghi di Modena, durante il periodo che ha passato lì come "emigrante" (perchè, all'epoca, passare da sud a nord era considerato emigrazione).
    Pur rimanendo in Italia, perfino tra connazionali riuscivano ad essere razzisti, e così lei è stata perseguitata per anni da commenti come "strano che tu sia napoletana, sembri tanto una brava persona".
    Il razzismo esiste ovunque, ma forse in Italia è più forte, dal momento che riusciamo a creare barriere perfino tra di noi. Tu in particolare dovresti saperlo bene, dal momento che sul tuo blog sono comparse più volte frasi denigratorie nei confronti dei napoletani. Evidentemente ti sei integrato talmente bene in Svezia da aver appreso da loro la barbara "arte" dell'offesa razzista.
    Infine, vorresti cortesemente evidenziare i passaggi del mio post o dei commenti che "infangano quanto di buono hai fatto"? Perchè, vedi, mi sono lamentata delle persone che parlano male della Svezia pur avendo avuto lì possibilità che l'Italia non offriva; non ho nemmeno pensato di criticare quelle persone che lavorano in Svezia, nè di quelle che riescono a costruirsi qualcosa lì e poi tornano in Italia. Ancora una volta, capisci la differenza?
    Buona giornata a te.

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  5. Caro Franco,
    non capisco perche' tu ti senta chiamato in causa, nessuno parlava di te.

    Ti faccio presente che mentre tu stavi in cesso a frignare, in Italia, la polizia italiana sparava ad altezza d'uomo sugli operai (italiani!) che scioperavano. Ci furono dei morti, allora. Informati, vedrai che quello che dico e' vero.


    Ma noi non stiamo parlando del passato, stiamo parlando del presente e del futuro.... del futuro mio e dei miei figli.....
    Ho lavorato quasi venti anni in Italia, adesso vivo e lavoro in Svezia e so di cosa sto parlando!
    Oggi in Italia non c'e' nemmeno il lavoro alle presse. Oggi in Italia non ci sono nemmeno quelle misere opportunita' che tu hai avuto 40 anni fa.

    Io stesso, Italia non avevo ne' un presente ne' un futuro..... in Svezia si'.

    Caro Franco, "risciacquati il cervello", togliti il paraocchi dei tuoi pregiudizi, cerca di guardare il mondo con la mente e gli occhi liberi e puliti, gli stessi occhi che hanno i tuoi nipoti.... vedrai, sentirai e capirai le cose in maniera molto diversa.
    Fino ad allora non permetterti di venire a rompere i coglioni con le tue stronzate!!

    (scusami tanto, Lil_Eveline, per il turpiloquio)

    Per finire, caro Franco, prova a togliere questo commento, se ci riesci.
    Non scrivo questo per offenderti, ma solo per dimostrarti che internet non e' solo il tuo blog, che la Svezia non e' solo la tua casetta a Tumba e che l'Italia non e' solo il vicoletto dove vivi tu.
    Vuoi aprire gli occhi? Sono qui e ti aspetto a braccia aperte...... altrimenti vaffanculo!

    (Scusa ancora Lil )

    B.

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  6. Cara Lil_Eveline,
    grazie per il benvenuto di accoglienza.
    Son sempre io.... la B. e' la iniziale di B......!

    Ciao

    B.

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  7. Urca, B! Ed io che pensavo di aver esagerato coi toni...
    Mi sto spremendo le meningi da un quarto d'ora, ma non riesco proprio a ricordare di aver conosciuto un B. in giro per il web. Non offenderti, ma appena ho letto "la B. è l'iniziale di B..." mi è passato per la mente un unico nome, brrrrutto brutto brutto. Chiedo perdono in ginocchio!
    Hai un blog? Mi piacerebbe leggere qualcosa in più di te e della tua esperienza in Svezia. Altrimenti, sarei contenta se mi contattassi per email. L'indirizzo è lil_eveline@yahoo.it.
    Ciao!

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  8. Siete solamente 2 poveri decelebrati offendete senza alcun ritegno. Siete degli avanzi sociali fate parte di un agglomerato di falliti che hanno come unico divertimento rompere i coglioni a chi a lavorato per tutta la vita sull'onda di ideologie che neanche vi appartengono. Siete 2 miseri falliti, non avrete mai uno sbocco sociale ne in Svezia ne in Italia non chissà per quale ragione, solo perche siete solo scimmiette, scimmie perdonatemi l'insulto, sapete solamente sputare invidia come tutti I komunisti e farvi le canne,per questo sfogate la vostra inettitudine e frustrazione in questi post da criminali.
    Falliti “istruiti” e foraggiati da falliti.

    @B: Pensa quanto sei STRONZO, dici che che sul mio blogg scrivo solo cazzate e continui a leggermi!!!

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  9. "fate parte di un agglomerato di falliti che hanno come unico divertimento rompere i coglioni a chi a lavorato per tutta la vita sull'onda di ideologie che neanche vi appartengono"

    Ma no, carissimo Franco! Innanzitutto non sono venuta da te a "rompere i coglioni", semmai il contrario. Questa, fino a prova contraria, è "casa" mia e sei stato tu a voler esprimere proprio qui un tuo parere personale; ho lasciato a te la libertà di scrivere, così come l'ho lasciata a B. Per quanto mi riguarda ti ho risposto con argomentazioni serie, alle quali evidentemente non sei in grado di replicare. E vabbè, non mi aspetto una risposta valida e articolata da uno che parla per luoghi comuni.

    "non avrete mai uno sbocco sociale ne in Svezia"
    Perchè tu, invece, ti sei inserito talmente bene da covare rabbia e rancore per 46 anni.

    "scimmie perdonatemi l'insulto"
    Figurati! Detto da te è un complimento.

    "solamente sputare invidia"
    Seriamente, ti sembra invidia? Potevi usare un sacco di altre parole: sputare veleno, sputare rabbia, sputare giudizi (questa è la mia preferita), sputare sentenze...
    Invidia di chi? Di che? Stiamo parlando male di persone che consideriamo vermi (e tu, povero caro, ti sei sentito chiamato in causa), di sicuro non è invidia quella che proviamo. E vabbè, non mi aspetto una adeguata conoscenza del vocabolario italiano da uno che ha passato gli ultimi 46 anni in un altro paese. Visto come sono paziente e comprensiva?

    "come tutti I komunisti e farvi le canne"
    Ok, lo confesso, questa mi ha fatto ridere. Luoghi comuni, non conosci altro. Magari mi immagini con la maglietta rossa col faccione di Che Guevara, a spacciare droghe in un centro sociale. E perchè? Perchè non sono d'accordo con te? Perchè oso criticare certi aspetti della vita in Italia, che poco o niente hanno a che fare con la vita politica? E vabbè, non mi aspetto che tu abbia una benchè minima conoscenza della vita politica del nostro paese, dal momento che ti sei perso gli ultimi 46 anni. Spero davvero che tu possa recuperare al più presto.

    "post da criminali"
    Toh! Spiegamela! Che c'è di criminale nel dire che esistono ingrati che sputano nel piatto in cui hanno mangiato? O forse andare contro le tue idee è terrorismo psicologico?
    E vabbè, hai passato 46 anni in un posto dove non riuscivi a litigare con nessuno, capisco che tu voglia sfogarti un po'.

    "Falliti “istruiti” e foraggiati da falliti"
    E pensare che, pochi anni fa, andava di moda l'offesa opposta: ignorante. Come cambia il mondo.

    "@B: Pensa quanto sei STRONZO, dici che che sul mio blogg scrivo solo cazzate e continui a leggermi!!!"
    E gnègnègnè non ce lo metti?

    B., per favore, se proprio vuoi rispondergli, fai dell'insulto creativo la tua arma, senza scadere nella banale volgarità. Grazie.

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  10. "dici che che sul mio blogg scrivo solo cazzate e continui a leggermi!!"

    Quando mai avrei detto questo??? Questa e' la dimostrazione che tu vivi in un mondo tutto tuo!!!!

    Io rispetto le persone che la pensano diversamente da me.... ma tu, caro Franco, sei conpletamente fuori, andato, partito.....
    non hai cognizione di te stesso, non ti rendi conto di quello che succede, non capisci piu' il mondo..... peccato....
    Peccato!! Perche' davvero ti aspettavamo a braccia aperte....

    B.

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  11. Ciao
    mi dispiace che la discussione sia degenerata. Credo che il post sia molto bello. Sono italiano, 32 anni, da due in Svezia. Ho un lavoro part time e convivo in Svezia. Nonostante i frequenti viaggi in Italia riesco persino a mettere via soldi ogni mese, con un lavoro, lo sottolineo, part-time. In Italia ho lasciato tanti amici e la mia famiglia. Quella é al momento l´unica ragione che conosco per tornare in Italia oltre che un sogno di ricostruzione, che peró per i prox 20 anni sará utopia. I miei amici vivono a Milano. Lavorano da mattina a sera, per mettere via due spiccioli, pagarsi l´affitto e ritrovarsi con un senso di frustrazione e precarietá assoluta. La Svezia non é il paradiso, ma se hai 30 anni almeno ti rispetta e ti dá sogni per il futuro. Poi la nostalgia per l´Italia rimane, ma il confronto, purtroppo per la povera Italia, non regge.Brava, hai un bellissimo blog

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  12. Salve a tutti, mi chiamao Fabrizio ho 32 anni e vivo a Roma, premetto è la prima volta che leggo questo blog. E' molto tempo che leggo blog, siti, spazi etc etc , di Italiani all'estero, e il posto lasciato da Live-eveline, mi ha subito colpito!E' il pensiero che ho sempre fatto anche io, se in un posto io sto male, sopratutto quando quel posto non è il mio paese di nascita, faccio le valigie, come le ho fatte la prima volta e me ne vado! Ma sopratutto vorrei spiegare a queste persone, che in Italia purtroppo è rimasto solo il bel tempo, la buona cucina ( fuori le città) ...........e ....BASTA|!..... lavoro? Io lavoro in un centralino taxi da 10 anni , guadagno 1200€ al mese con 13 e 14esima, vivo ancora con i miei,un affitto costa dai 600/700 in su, per fortuna/sfortuna abito in in ente e pago io l'affitto di 300€ al mese, con mio padre pensione 1200€( compresa l'invalidità) e mio madre 100 ...dico 100E al mese!!...Bè...io mi reputo fortunato qui in italia , viste altre situazioni!!....Ho voluto solo portare un mio piccolo esempio personale della situazione Italiana.....a me Fà schifo!.....Spero , appena posso, di alzare i tacchi e andare via. Non voglio dilungarmi sui problemi dlla scuola...etc etc etc..ma prima di dire " Torno in Italia" pensate alla fortuna che avete!....P.s. Ao!!! Sono un neo pizzaiolo..Se serve!!!!! ;)

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  13. Mi ero persa questa bella discussione.
    Nel tuo post hai riassunto molto bene quello che è anche il mio pensiero.
    Io invidio la vostra età perchè è ancora "facile" prendere e partire, io ho 42 anni (quasi) e una famiglia, ma soprattutto mi manca una professionalità spendibile e questo è quello che invidio di più.
    Bravo B., peccato per questa iniziale che ormai procura brividi freddi qui in Italia, anch'io sono curiosa di sapere della tua esperienza in Svezia, sono sempre a caccia di racconti e testimonianze.
    Io sono "komunista" ma senza maglietta del Che e non ho mai fumato una canna in vita mia, mi sa che ho sbagliato qualcosa...
    Forse chi ha sofferto è dispiaciuto che non si debba più soffrire, una specie di invidia retroattiva, chissà...

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  14. Scusate ma a voi che cosa fa venire in mente l'iniziale B?????

    Bertinotti?
    Bonino?
    Benedetto 16?
    Bassolino?
    Berlinguer?
    Boniver?
    Brunetta?
    Bondi?
    Bersani?
    Buscetta?
    Baggio?
    Bossi?
    Boccioni?
    Balla?
    Bocelli?

    BOH???

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  15. Invito 'calorosamente' la compagna Orma ad andare in vacanza , in quei luoghi belli freddi da lei tanto agognati...rimanendoci per un paio di anni e approfittandone per farsi degli impacchi di ghiaccio .. lì.... (al lettore discernere dove mettere il ghiaccio) . Perché l'ultima cosa che l'italia ha bisogno è proprio quello che ha scritto cioè, "komunisti".

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  16. Allora, anonimo, il ghiacciò lì lo metti a tua madre! Scambi di vaffa sono tranquillamente ammessi, ma dal momento che Orma non ha offeso nessuno non vedo perchè aggredirla in una maniera così volgare. Sei un cafone, un ignorante, una bestia, un incivile, uno schifoso rifiuto umano, ma lascio il tuo commento a riprova del fatto che solo la gente come te parla male della Svezia e si trova bene in Italia. La prossima volta, però, abbi il coraggio di scrivere il tuo nome sotto al cumulo di cazzate!
    M sai che ti dico? Hai ragione! L'ultima cosa DI CUI l'Italia ha bisogno è gente come Orma: in un paese che va a puttane, l'onestà, la dignità e la correttezza sono decisamente fuori luogo. Mentre tu, evidentemente, ti ci trovi proprio bene...

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  17. Che bello, un vero italiano DOC! Di quelli che non dicono mai quello che pensano alla luce del sole, che non argomentano mai con i fatti, che non riescono a sostenere neanche mezza conversazione senza diventare volgari e sfogare le proprie frustrazioni sessuali! Ti svelo un segreto: se ti brucia, il ghiaccio devi mettercelo tu, non gli altri ;)

    [Ehi, Lyl, ma non è che l'hai pagato questo, per essere così ridicolo, così caricaturale? Forse hai esagerato eh!]

    @Franco e il suo anonimo alter ego: Dubito che tu ti renda conto di quando sei ridicolo, hai talmente tanto rancore addosso da prendertela con un Paese che ha l'unico demerito di aver accolto anche un derelitto come te. E per questo hai perso una fantastica occasione di stare zitto, ti saresti risparmiato una colossale figura di merda. No, dico, piangere nel cesso... PIANGERE NEL CESSO?!? E perchè poi? Perchè ti prendevano in giro gli svedesi brutti e cattivi?!? PATETICO!!! Ma lo sai che in Italia gli operai, a 40 anni di distanza, lottano ancora per avere condizioni di lavoro sicure nelle fabbriche?!? Per sopravvivere!!! Hai vagamente idea di come OGGI, nel 2011, vengono trattati gli operai stranieri dai tuoi cari connazionali???

    Franco, lasciatelo dire, sei solo un poveraccio, un mentecatto, semplicemente troppo stupido per renderti conto di quanto sei stato fortunato.

    E sì, il tuo blog lo conosciamo, come conosciamo la maggior parte di quelli degli emigrati italiani all'estero: sgrammaticato, ottuso e inutile. Come te. Anzi, forse gente come te servirebbe in Italia, questo paese potrebbe finalmente finire la sua agonia, toccare il fondo dello schifo e del marcio. E poi forse, chissà, risalire.

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  18. Caro anonimo,

    sei un minchione di proporzioni colossali.
    Il tuo posto e' nel circo Barnum.

    Non ti piacciono i Komunisti???
    Sappi che ai bei vecchi tempi, quando c'era "lui", tu non saresti durato fino a sera.....

    Prima una bella carica di randellate, poi una sorsata di olio di ricino bello fresco.
    Infine una bella passeggiata in centro, con le mani legate dietro la schiena, cosicche' tutti ti vedano mentre ti caghi addosso implorando pieta'.

    Gli imbecilli come te erano i bersagli preferiti.

    Ma tu sei convinto del contrario! Pensi di essere furbo!
    Sei solo una capra inetta.

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  19. Cara Silvia,

    Mi spiace deluderti ma io non ho mai parlato male della Svezia e se anche l`avessi fatto al contrario di te me lo posso permettere. Del resto chi parla male e pensa male vive anche male, ed io ti assicuro, vivo molto bene specialmente adesso che posso scegliere dove abitare (in inverno in Italia e in estate in Svezia).

    Invece tu cara Silvia al contrario di me,parli malissimo, ti compatisco quindi non farti cruccio delle cattiverie e stupidaggini che scrivi. Evidentemente hai sbagliato la palude su cui saltare! Forse sei una zecca di sinistra che ha perso l'orientamento!

    Purtroppo a molta gente di sinistra tempo fa hanno detto che bastava professarsi di sinistra e parlar male dell`Italia per essere considerati "intellettuali"! Così un bel numero d'ignoranti come te, hanno deciso che dovevano dichiararsi di sinistra, sennò che speranze avresti avuto per un minimo di considerazione.

    Un ultimo consiglio prima di scrivere ”cazzate” (è una tua espressione) … pensaci, certo l'italiano è una lingua difficile, che tu e tuoi compari avete contribuito pesantemente a smantellare dal '68 in poi introducendo appunto frasi fatte e discorsi sconclusionati senza alcun contenuto (della peggior retorica, per di piú sintatticamente spesso erronea): protesta quindi con i tuoi amici, con te stessa magari.

    Del resto il grande Orazio scrisse:

    "Multa renascentur quae iam cecidere, cadentque quae nunc sunt in honore vocabula, si volet usus, quem penes arbitrium est et ius et norma loquendi".

    A te la traduzione.

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  20. Allora, Franco, mi hai sinceramente sfracassato i coglioni con i tuoi commenti.
    Iniziamo dal fatto che qui l'ignorante sei tu.
    Ignori le basi della grammatica italiana, giusto per iniziare. Ed è estremamente stupido da parte tua attaccare le persone su un tuo punto debole, perchè poi è fin troppo facile risponderti di rileggere il tuo blog prima di concederti il lusso di criticare.
    Ignori le più comuni regole del vivere civile: da quando hai lasciato il tuo primo commento su questo blog non hai fatto altro che offendere. Certo, tutti ti hanno risposto a tono, esattamente come meritavi; ma nessuno ti ha provocato, sei stato tu a venire qui di tua spontanea volontà per onorarci della tua presenza. Grazie. Ti siamo tutti molto grati delle tue preziosissime lezioni di vita. Ora che hai capito di stare sulle palle a tutti gli utenti di questo blog, vorresti cortesemente farci il piacere di andare a far bene altrove e liberarci della tua presenza? Perchè, carissimo, ci sei gradito quanto un attacco di diarrea, un ragno velenoso sul cuscino, un gocciolone di moccio sui maccheroni, un rigurgito di neonato sulla giacca nuova, una scagazzata di piccione sulla macchina appena lavata, una cucchiaiata di sale nel caffè, un giro dal dentista.
    Insomma, tesoro, io non so più in che modo dirtelo. Forse dovrei cambiare lingua? Dimmelo se per te è troppo difficile. Ti faccio i disegnini.
    Infine, stellina, mi sembra che tu sia un po' ossessionato da questa storia della sinistra (a proposito, mi spieghi perchè scrivi komunisti con la k?).
    Io ho scritto un post su un argomento che non ha niente di politico. Ho anche risposto ad un tuo commento, nella speranza che tu capissi che stavamo parlando di cose diverse e tornassi sui tuoi passi. E tu, come risposta, mi hai detto che sono komunista. Sia chiaro, io di offensivo ci trovo solo la k; tu, che ci tieni tanto alla purezza della nostra bella lingua, non ti vergogni a deturparla così?
    Comunque, ti devo dare una brutta notizia. Terribile, eh! Siediti, forse è meglio. Allora... pronto? Andare contro le tue idee non è da comunisti. Ti sconvolgerà saperlo, ma i comunisti di te se ne strafottono.
    Non è ancora finita: essere in disaccordo con te non è nemmeno di sinistra. Essere in disaccordo con te è la base, il punto di partenza, lo stretto indispensabile per essere considerati sani di mente. Ecco, te l'ho detto. Il cuore ha retto il colpo?
    Vedi, Franceschino bello, urlare "COMUNISTA! COMUNISTA!" non può essere la tua risposta a tutto. Potresti portare argomentazioni serie a favore delle tue teorie, potresti cercare un dialogo, potresti esporci il tuo punto di vista, eppure non lo fai. Ti limiti a ripetere sempre la stessa cosa (tra l'altro, su quali basi?) e non rispondi a nulla. Non lo fai perchè non puoi, perchè non ne hai la capacità, perchè ti esprimi in un italiano sgrammaticato ai limiti della comprensione, perchè non riesci a mettere insieme un discorso coerente, perchè non hai argomenti e ribatti a qualsiasi cosa con lo spauracchio del '68. Ti voglio dire un'altra cosa che ti sconvolgerà: noi, TUTTI noi, nel '68 non eravamo nati.
    Evidentemente a te, nel '68, dev'essere capitato qualcosa di davvero brutto per averne ancora paura, 43 anni dopo. Tuttavia ti invito a riflettere, se ne sei capace, sul fatto che 43 anni sono tanti... cambiano le mode, cambiano le ideologie, cambia la politica, cambia lo stile di vita, cambia la tecnologia. L'unico che rimane a pensare ancora al '68 sei tu. Ah, no, dimenticavo il nano!
    Tornando a noi, Francuccio mio, ma non hai proprio nient'altro da fare? Ti diverte tanto venire qui a cercare di offendere delle brave persone sbandierando ideologie morte (purtroppo) 40 anni fa? Darti al giardinaggio, no?

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  21. Adesso sono davvero indecisa. Lascio a tutti il piacere di leggere le cazzate che scrivi o cancello i tuoi commenti per decenza? Uhm... visto che sono buona ti concedo un'ultima possibilità, giusto per difenderti dalle risposte che riceverai. Urlare "Ommiodio, i mangiabambini rossi" non è concesso, ok?
    Intanto, visto che ti diletti col latino (quante ore di ricerca su Google hai sprecato per quella citazione?), questa è per te. Non sarà il "grande Orazio", ma il volgare Catullo mi sembrava più appropiato alla tua persona.

    Nam insidias mihi instruentem tangam te prior irrumatione.

    Ti do un piccolo aiuto: essendo donna, non potrei mai mettere in atto questa minaccia.

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  22. Lascia pure i suoi commenti... se lui non si vergogna di quello che scrive, perche' dovremmo vergognarcene noi???

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  23. Scusa, così per saperlo, dove avrei scritto la "mia espressione" cazzate nel mio intervento? In quale passaggio avrei dichiarato il mio essere di sinistra? Perchè io proprio non le trovo queste cose, quindi o sei proprio scemo o... niente, sei proprio scemo.

    "Del resto chi parla male e pensa male vive anche male": ti sei dato la risposta da solo.

    PS: Lasciatelo dire, farsi scrivere le risposte da qualcun altro - perchè hai sempre fatto ogni sorta di errori di grammatica e sintassi, per non parlare del tuo vocabolario... ehm... diciamo ristretto? - beh, è proprio triste!

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  24. Silvia, anche l'amico che gli ha scritto il commento non se la cava proprio bene con l'italiano.
    Analizziamo la frase "così un bel numero d'ignoranti come te, hanno deciso che dovevano dichiararsi di sinistra, sennò che speranze avresti avuto per un minimo di considerazione".
    Il soggetto (un bel numero d'ignoranti) è separato dal verbo da una bella virgola, e già questo basterebbe. Comunque, anche se si parla di tante persone, i verbi "decidere" e "dovere" andavano in terza persona singolare (un bel numero...ha deciso / tanti ignoranti... hanno deciso). Ma la confusione sul soggetto non si limita a questo: nella seconda parte della frase, è evidente che Franco si rivolge direttamente alla folla, dando del tu a tutti. Almeno il singolare l'ha azzeccato: ehi, bel numero d'ignoranti, che speranze avresti avuto per un minimo di considerazione?
    Ti dirò, cara Silvia, sia l'individuazione dei soggetti che la scelta dei tempi verbali mi lascia piuttosto perplessa.
    Ma "certo l'italiano è una lingua difficile", quindi "protesterò con me stessa magari", che è la versione di me stessa quando ho le crisi d'identità e, guardandomi allo specchio, penso "magari questa sono io".

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  25. Ahah! Tutto giusto! Ma comunque dai, s'era impegnato! Rispetto alle risposte precedenti, o al suo stesso blog, si poteva addirittura pensare che avesse finito le elementari nel frattempo ;)

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  26. Ciao!
    Io sono Chiara e vivo da 10 mesi in Svezia. Lo so, non è molto ma delle idee e delle esperienze me lo sono fatte. Qui non lavoro e cerco di studiare svedese per farmi un futuro.
    In Italia ho lavoro circa 7 anni cambiando 5 lavori (spero di non aver dimenticato nessuno). Non per incompentenza ma per crisi o precariato.
    Nell'ultimo lavoro guadagnavo meno di quando ho iniziato nel 2002 come apprendista segretaria. Ingannata sulla paga e sul livello di qualifica prima di farmi firmare il contratto; purtroppo quando hai BISOGNO di lavorare ingoi anche questi bocconi amari. Un mese prima della scadenza del contratto il figlio del capo mi ha urlato di lasciare l'ufficio (frase esatta: vai fuori dai coglioni!) perchè avevo parcheggiato la macchina in un posto che a lui non piaceva. Durante questo periodo non avevo nemmeno una scrivania ed una sedia su cui sedere (come si fa a fa la segretaria) ma il mocio per il pavimento era sempre a disposizione. Quando ho fatto il caffè per due operai, mi hanno detto che non si sprecano soldi per "dei rumeni analfabeti". Tutto questo accadde nel "ricco nord".
    Vi lascio immaginare con quanto rancore ho lasciato tutto e tutti.
    Qui non è il paradiso per tutti; l'inverno è lungo ma il segreto credo sia la vacanza all'estero per spezzare. Cosa che praticheró il prossimo anno. Ma di certo so che: tra pochi mesi nasce il mio bambino; il mio compagno è l'unico che lavora; abbiamo un tetto sopra la testa e la casa "in campagna". Stipendio: uno! Soldi dallo stato svedese: 0 corone (perchè il mio compagno è cittadino svedese ed ha l'obbligo di "mantenermi", altrimenti non avrei potuto ottenere il permesso di residenza). Ci tengo a precisarlo perchè non si pensi il contrario.
    Per me questo significa molto perchè sono tutte cose irrealizzabili ad oggi in Italia.
    Ed è per questo che a volte, pur piangendo di solitudine e sentendo la mancanza di buon/ottimo cibo nostrano, non lascio questa nuova "casa" per un rientro nel paese natio: di frustrazioni ne ho ingoiate parecchie.
    Scusate il disturbo.

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  27. Scusate, bel comportamento belluino insultare gratuitamente una persona (Franco) che mi sembra non abbia offeso assolutamente nessuno nel suo primo commento, avendo invece rivelato con grande onestà le frustrazioni che lo hanno spinto talvolta a criticare la Svezia. Perché scusate, secondo voi, dal momento che che una nazione ti offre un lavoro diventa improvvisamente immune da critiche? Per il solo fatto di lavorare all'estero un immigrato dovrebbe sempre e solo incassare a testa bassa?
    Solo criticare l'Italia è sempre lecito, paese che si dà il caso può essere bistrattato indifferentemente da italiani e stranieri. Lo so che l'Italia non è perfetta, lo so che oggi non può offrire lavoro, ma mi sembra CHE I NOSTRI NONNI E BISNONNI QUANDO EMIGRARONO LO FECERO CON DISPIACERE ED UMILTà, NON CON QUESTA RABBIA E TRACOTANZA.
    E dimenticate anche che i nostri nonni sgobbando anche 14 ore al giorno ci hanno permesso dopotutto di vivere in un paese in cui non si muore di fame. Io spero di rimanere in Italia anche a costo di fare qualche sacrificio, perché amo il mio paese.
    Sia chiaro non ho niente contro chi se ne va, solo un pò di rispetto in più per chi rimane, e un pò di rispetto in più per chi come Franco se ne è andato perché è stato costretto (dunque l'autore del post di che va parlando?).
    Un grande saluto a Franco.
    Per gli altri rileggete i vostri commenti, spero vi vergognerete almeno un pò delle cattiverie che avete scritto.Antonio

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  28. Cari tutti, dimenticate che Franco arrivò in Svezia 46 anni fa, quando esisteva ancora il razzismo nei confronti degli italiani. Solo negli ultimi due decenni è stato raggiunto il benessere che permette a Silvia e altri di aver trovato lavoro, godere del welfare e di ricevere una ben altra accoglienza.
    Ora, alla luce di quel che è successo in Norvegia, finalmente avrete capito che ci sono problemi anche qui. E pure grossi. Sui quali il Nord ha sempre evitato di parlare, ponendosi come "modello sociale". Purtroppo i problemi ci sono ovunque, non solo in Italia.
    Vi siete a mio avviso comportati malissimo e ineducatamente nei confronti di Franco. Dovreste chiedergli scusa.
    Siete solo dei frustrati, oltre che immensamente ignoranti in materia.
    Cordiali saluti,
    Alex

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  29. i soliti italiani del cazzo pronti a sputare sul proprio paese e vezzeggiare qualsiasi altro paese (in questo caso la merdosissima svezia), ma prendere in mano le sorti del proprio paese e un pò di responsabilità civile no vero? allora zitti e non lamentatevi se i politici ve lo sbattono in culo tutte le notti dopo il tg

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    1. Allora facciamo così: NOI ce ne andiamo nella "merdosissima svezia" (a proposito, complimenti per la proprietà di linguaggio) e tu rimani a goderti il tuo paese forte della tua responsabilità civile. Dovremmo essere tutti contenti così, no? Basta che tu mi prometta di rimanere lontano dalla Svezia, grazie. :)

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  30. Salve a tutti mi chiamo Gianni da napoli ho 27 anni da poco compiuti di preciso vivo tra barra/ponticelli napoli e posso comprendere le difficoltà e il desiderio di una vita migliore di Lil_eveline .L'italia bella nazione ma per viverci devi avere o genitore stra ricco ,oppure conoscenze,raccomandazione ecc un diploma, laurea non servono visto che non lavori quindi niente famiglia,casa propria sogni ecc desidero crearmi una famiglia ma come faccio?lavoro da piccolo senza mai aver avuto un contratto nulla ho scelto di andar all'università dopo molti anni sarei il primo laurato in famiglia, ho i genitori operai in pensione e campare con 800 euro al mese non è una passeggiata ma parlo pur sempre di me umile ragazzo di una famiglia semplice,chi rimane può permettersi di farlo evidentemente ottiene aiuti dai genitori o altro ma per me rimanere per me personalmente vuol dire non vivere,senza soldi come si fa???per una miglioria andando all'estero qui col cavolo che rimango ormai tra politici corrotti,sistema nazionale scadente sociale,lavoro,sanità sicurezza e anche scuola università ecc ecc premetto che diplomato o laureato perdi tempo e fai una vita difficile e già noi del sud ne passiamo tante sopratutto in città come napoli ,ma non siamo i soli,calabresi,siciliani,baresi ecc ecc nessun paese e perfetto anche la Svezia avrà i suoi problemi come Germania,Australia,Francia ho visitato molti posti per dirlo ecc ma di sicuro migliore dell'italia solo che inserirsi non è facile devi studiare lingua a volte sostenere se sei laureato esame toelf di lingue per un posto di lavoro e cittadinanza un casino tra documenti e altro ma è un gran passo ne vale la pena ma logicamente chi va via o sogna di farlo è perchè qui non ha nulla ne lavoro ne opportunità se no scusatemi perchè andarsene via???non siamo impazziti qui abbiamo amici la famiglia parenti ma ormai siamo disperati

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  31. sono italiano e vivo a goteborg da 4 anni.
    è vero che ci sono gli italiani che parlano male dell'italia. e ci sono anche quelli che parlano male della svezia.
    mi sorprenderebbe che ci siano solo gli uni o gli altri.
    detto questo.
    l'esperienza di franco è più lunga di quella della blogger Lil.
    la mia esperienza è più simile a quella di franco. non aggiungo altro.
    aspetto che passi un po' di tempo (qualche anno) e tornerò a trovare Lil per chiederle come è andata.
    PS comunisti, fascisti etc non c'entrano con l'argomento. cercate di non divagare.
    Franco, so che hai subito dei maltrattamenti, cerca di comunicarli e spiegarli.
    e tu, Lil, sii più sensibile con chi è arrabbiato perchè è stato trattato male. avresti dovuto chiedere cosa è successo, approfondire. siate più intelligenti da tutte le parti. coraggio.

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