giovedì 23 febbraio 2012

Troppo da fare, poco tempo per farlo.

Ormai sono ridotta a scrivere di notte. Studio, studio, studio, fino a che il mio cervello non inizia a parlare da solo. Cucino, e la mia mente ripete. Cerco di dormire, e mi assalgono dubbi su reazioni chimiche. Provo a fantasticare e l'unica cosa che mi fa sentire veramente bene è controllare se ricordo ancora tutto il necessario o sto dimenticando qualcosa. Dormo, e sogno di fare l'esame - e a volte mi va male pure nei sogni.
Vorrei scrivere un sacco di cose. Vorrei innanzitutto chiedervi se anche a voi è capitato di trovare un prof bastardo che si diverte ad umiliare gli studenti. Ma sì che vi è capitato. Capita a tutti. Solo io, però, mi chiedo perché mai una persona debba comportarsi così, perché si diverta tanto a creare paure ed insicurezze. Sono professori, cavolo! Dovrebbero semplicemente testare la conoscenza che ho della materia, non farmi domande che nemmeno nel quesito con la Susi! Odio l'università con tutta me stessa.
Vorrei scrivere a Sana, la mia migliore amica, che attualmente vive a più di 2000 km da me. Ma sono triste, depressa, angosciata, e davvero non è il caso di abbatterla con considerazioni pessimistiche sulla vita e sul futuro. Goditela, tesoro, finché non ti raggiungo.
Vorrei migliorare quella sorta di amicizia che si sta creando con Vera, ma sono troppo timida (e patetica) e il massimo che sono riuscita ad escogitare è stato farle avances sessuali ai sims social. Geniale, no?
Vorrei ripetere un po' di francese, dal momento che lo capisco meno del russo. Ma più della biochimica. Il che vuol dire che ne capisco più di russo che di biochimica, e dovrei iniziare a preoccuparmene, dal momento che l'esame è tra 5 giorni, e non è un esame di lingua russa. E, a proposito del francese, è proprio vero che l'uomo propone e dio dispone: di tutte le lingue che conosco era l'unica che avevo completamente abbandonato e per la quale avevo perso ogni speranza di miglioramento. E invece, proprio in questi giorni, avrò la possibilità di recuperare un po' del tempo perso.
Vorrei essere più presente per il mio fidanzato, che sto trascurando un po'. E magari avere il tempo per chattare con Francy, perché è una vita che non la sento (so che leggi. Perdonami).
Vorrei dirvi di come i camorristi del mio quartiere hanno messo in pericolo la vita di un passante per nascondere un pacco di droga; vorrei potervi raccontare i dettagli delle minacce che sono arrivate alla direttrice di una biblioteca, solo perché un dipendente non vuole fare il suo lavoro.
Vorrei capire com'è possibile decidere di cambiare il sesso ad un bambino di 5 anni, basando la diagnosi di disturbo di identità di genere sul fatto che volesse vestire di rosa e pettinare le bambole. Spiegatemi, per favore, cosa vuol dire "trattare da femminuccia", perché io davvero non riesco a comprendere come una maestra possa comportarsi in maniera diversa con un maschietto (spero tanto che questa notizia sia uno scherzo di carnevale).
Vorrei sfogarmi un po', dal momento che, inspiegabilmente, appena prendo in mano un libro si scatena l'inferno: bambini che urlano, clacson che suonano, telefoni che non fanno altro che squillare, mamma e papà che decidono di vedere la tv a tutto volume, finestre che sbattono, vasi che volano dal balcone... allora, ditemi a che ora posso avere un po' di silenzio. Così, almeno, mi preparo spiritualmente a poter studiare, ripetere, dormire e rilassarmi 15 minuti a notte (in totale) e mi metto l'anima in pace.
E poi, non vi sembra un bruttissimo scherzo del destino che proprio in questi giorni io debba sopportare entrambi i miei genitori a casa, troppo malati per andare a lavoro, ma non abbastanza per perdere la voglia di lamentarsi? Io tremo al pensiero del week end, figuratevi come sto all'idea di doverli sopportare per tutta la settimana. Sul serio, saranno giornate pesantissime.
Infine, ricollegandomi al pensiero sui prof bastardi, mi chiedo perché mai tutti abbiano conosciuto un infame, mentre io ho conosciuto soltanto infami. Ormai non mi chiedo più se sono preparata o no, tanto è del tutto ininfluente. L'unica cosa che mi dà la forza di andare avanti è il pensiero di espatriare. Non voglio più vivere in un paese dove succedono cose come questa o questa, e dove i militari che hanno stuprato e tentato di uccidere una ragazza sono assegnati dopo 10 giorni alla "sicurezza" di una città.
Mi mancano 14 esami. Saranno 14 bastardi, 14 battaglie  combattute in nome della logica e del buon senso, 28 giorni di prove tra scritto e orale. E poi sarò libera di odiare questa città, questo paese, questa politica, questo sistema, da 2000 km di distanza. E speriamo che bastino!

10 commenti:

  1. Ciao.Leggo il tuo blog da un po'.e ti capisco perfettamente. Io ho 26 anni e me ne sono andata via dall'Italia circa un anno fa.e ora vivo tranquillamente in Svezia.
    Resisti e supera questi 14 esami e poi vai dove ti potrai sentire meglio. sicuramente non sara' facile vivere in un altro paese, ma almeno non farai parte di quel malato sistema che c'e in Italia.

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    1. Grazie mille. Non puoi immaginare quanto le tue parole mi siano di conforto.

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  2. di prof stronzi che vogliono umiliare gli studenti ne ho incontrati, soprattutto nella mia prima vita, quando mi laureai in geologia ( a 27 anni, al limite della sfigataggine di cui parla il sottosegretario). Qualche volta mi è anche successo di sentirmi umiliato da qualche vecchio prof incattivito.
    Finita l'università mi ripromisi di non mettere mai più piede in un'aula. Promessa che ho mantenuto fino a 37 anni, quando mi lascia tentare e mi iscrissi a ingegneria civile. Ho terminato la triennale a 40 anni (2 anni fa) e per il momento sono in pace con me stesso. A dire il vero, sarà per l'età, ma prof che umiliano gli studenti nn ne ho incontrati, ma qualche stronzo (a fargli lo sconto) si! Ho però anche incontrato prof simpatici con i quali c'è un po' di frequentazione professionale a parte l'Uni.
    che dirti?? tieni duro!!!!
    complimenti per il blog
    P (napoletano di napoli, come te, anche se della zona NORD)

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    1. Sarà che superata una certa età i professori non ti vedono più come una piattola. Mi rendo anche conto che i ragazzi possano essere fastidiosi, a volte, ma da qui ad odiarli tutti ce ne vuole. L'università dovrebbe essere un luogo dove coltivare il futuro, letteralmente. Metterci a lavorare persone represse ed amareggiate mi sembra controproducente per la qualità dell'insegnamento e il progresso del paese.
      Stronzi ce ne sono ovunque, non mi illudo di poterli evitare. Solo che vorrei capire perché tanti professori fanno di tutto per farci star male. Ad esempio, tempo fa ho fatto un esame insieme ad altre 107 persone. L'abbiamo superato in 9, e il voto più alto è stato 21. Una situazione del genere non può essere, statisticamente, una visione realistica della nostra preparazione. A cosa serve, allora, creare prove impossibili su argomenti mai trattati a lezione? Mi sembra sempre più una presa in giro.
      Grazie mille per i complimenti e l'incoraggiamento, proprio in questi giorni ne ho tanto bisogno.

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    2. sono assolutamente d'accordo con te sulla difficoltà di alcune prove che non sono rappresentative di quelle fatto a lezione o che non si trova sui libri. C'era e c'è un prof di una materia importantissima a ing. civile che, appena arrivato all'univ., non ha promosso nessuno per 7 mesi!!! nessuno!! Se solo si rendessero conto che il fallimento non è dello studente, ma del prof.
      P

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  3. Non ti devi preoccupare di nulla, io dietro un maledettissimo pc ci sono comunque, se vuoi chiamarmi, se vuoi che io ti chiami, hai solo da fare uno squillo (sperando che io abbia credito, maledetta vodafone XD ma per te mi faccio pure la ricarica U_U) ci conosciamo da abbastanza tempo per poterti dire che ci sarò sempre se vuoi semplicemente sfogarti e scazzarti, non riesco a darti qualche buon consiglio, ma sono qui, hai bisogno di parlare, lo capisco, lo sento più che altro, perciò sono qui, ricordatelo :) Non ti creare problemi con me, mi fa sempre piacere sentirti, assolutamente!

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    1. Grazie mille, Francesca. So di poter contare sempre su di te e, credimi, questo significa davvero tanto per me. Solo che ora come ora mi manca il tempo per qualsiasi cosa. Non che io studi giorno e notte; diciamo che sono nel pallone, non riesco ad organizzare i tempi, faccio più cose contemporaneamente, e sono così stressata che non faccio altro che urlare. La settimana prossima recupereremo, giuro! :)

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    2. Tranquilla :) non ti fare problemi. Quando potremo recupereremo sicuramente, nel frattempo se hai bisogno di qualsiasi cosa, anche solo per un paio di minuti, I'm here ;)

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  4. Mi sono riappropriata di Internet dopo 40 giorni di blackout (maledetta Infostrada!) e il mio lettore di feed già dopo 15 giorni aveva smesso di contare indicando un laconico "+ di 1000", che nonostante ci lavori da qualche giorno non è cambiato...
    Rispondo a qualcuna delle domande, fosse anche solo per fare due chiacchiere!
    Prof stronzi nella mia facoltà ce n'erano a bizzeffe... gente che si divertiva a friggere gli studenti a fuoco lento, quanti ne vuoi. Addirittura una che mandava gli interni di dipartimento a farle la spesa o a prendere i figli a scuola, se no niente firma, e parliamo della "civilissima" umbria, cuore verde d'Italia, cuore verde di questo cavolo! Un esame l'ho dovuto dare non ricordo più quante volte, quanti mesi, e sai quando l'ho passato? Quando sono andata a fare delle domande COMPLETAMENTE IDIOTE al professore... a perdere tempo, apparentemente, e invece no! Mi hanno spiegato che se non ti vedeva lì che pietivi il suo sapere, pendevi dalle sue labbra, almeno un paio di volte, potevi pure morire crocifisso, l'esame non lo passavi... bello eh? E' la nostra università, microcosmo autonomo e specchio perfetto dell'Italia tutta, quello che succede lì succede anche poi quando cerchi lavoro, quando trovi lavoro, quando cerchi di farti una famiglia, quando cerchi semplicemente di vivere senza voler rompere neanche troppo le balle in giro. Comunque una pretesa troppo grande.
    Cambiando argomento: sì, la notizia del bambino che a 5 anni cambia sesso è vera, non è chiaro se il cambiamento sia stato chirurgico ma molto probabilmente no, visto che non ha un senso biologico cambiare sesso su un prepubere. Bambini come questo che hanno una sidrome legata all'identità sessuale ce ne sono molti, l'iter che percorrono (quando hanno dei genitori intelligenti) è ormai consolidato tanto che alcuni sono già dei giovani adulti: gli viene permesso di vestire in maniera commisurata al sesso a cui sentono di appartenere, di cambiare nome ecc, e questo fino alla pubertà; se a quel punto sentono ancora di voler cambiare sesso, gli vengono dati degli ormoni per posticipare la pubertà stessa, in modo che decidano in maniera "definitiva" il più tardi possibile. Se ancora intorno ai 14 anni (quando la consapevolezza della propria identità sessuale è più forte, ci sono i primi istinti amorosi, il confronto con le esperienze degli amici ecc) sono convinti di questo percorso, solo allora cominciano la terapia ormonale in vista della chirurgia. Questo mi sembra un percorso corretto e civile! Comunque c'è un bel documentario a riguardo che si trova anche su yt, se ritrovo il link te lo posto...

    Non so come è andato l'esame, qualsiasi sia il numero di battaglie rimaste ovviamente siamo tutti con te però :)

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  5. trovato subito, ecco la prima di 6 parti, poi i link seguono a cascata:

    http://www.youtube.com/watch?v=EPffj8k7iLk

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